Il complesso de La Rena e le Sette Bocche è lo storico approdo di Tricase, con quel che resta della spiaggia di atterraggio e delle grotte naturali e scavate dall’uomo.
La famiglia Gallone possedeva due grotte: una detta «della Feluca» e l’altra nominata «lo Scaro».
L’Università di Tricase gestiva la “Grotta di sette bocche”. L’importanza dell’insenatura divenne rilevante nel ‘400 quando l’arrivo della famiglia Del Balzo Orsini portò all’incremento del commercio, soprattutto di generi alimentari e di prodotti artigianali (olio, tessuti, legno, ferro, stoppa, canapa, carta, pelli, tazze, pietre preziose).
Le grotte fungevano da luoghi di primo deposito delle merci e da sede di un ufficio di sorveglianza. Il commercio che passava dal porto consentiva una ricaduta economica cospicua nel sistema feudale del basso Salento.
Oggi è un complesso dedicato alla partecipazione e integrazione sociale, alle iniziative culturali e di promozione del territorio.