Le lampare erano una fonte luminosa a supporto di varie tipologie di pesca, come il bolentino a mano (togna) ed il cianciolo (chianci).
Lo scopo del loro utilizzo era quello di raccogliere quei pesci che, per natura, sono attratti dalla luce (pesce azzurro, boghe, occhiate, ecc.).
La fonte luminosa era originata dalla combustione dell’acetilene, prodotto dalla reazione chimica fra carburo di calcio e acqua, dando origine ad una fiamma di colore bianco intenso, estremamente luminosa e molto resistente allo spegnimento.
Successivamente, venne impiegata la lampara a gas di petrolio, poi quella a gpl e, attualmente, a lampadine elettriche, la cui elettricità è prodotta da gruppi elettrogeni montati a bordo delle barche.