Situato al di sotto della storica Piazzetta San Nicola, che fronteggia il vecchio specchio acqueo del Porto di Tricase, è un’enorme cisterna costruita agli inizi del 900, per raccogliere sia l’acqua di falda che quella piovana che defluivano verso il mare, filtrarla per renderla potabile e porla a servizio dell’intera area portuale e della comunità del Borgo dei Pescatori. Il Cisternone permetteva di prelevare l’acqua attraverso una fontana posta direttamente sulla banchina del porto, così come da una bocca situata sulla piazzetta.
In disuso dalla fine del primo conflitto mondiale e comunque dalla costruzione dell’acquedotto pugliese, è uno spazio recentemente restaurato e restituito alla comunità, divenendo un altro punto di accesso (accessibile ai portatori di disabilità) al Porto Museo.
All’interno, grazie al sussidio di monitor e pannelli illustrativi e didattici, i visitatori possono acquisire le informazioni iniziali per poter apprezzare al meglio la visita alle strutture ecomuseali, apprendere le conoscenze di base sulla storia del porto e della città ed essere informati circa gli eventi e gli avvenimenti programmati.
Il recupero infrastrutturale del Cisternone è stato realizzato nell’ambito del progetto CO.CO.TOUR – Safeguarding, enhancing and promoting the natural and cultural heritage of COastal COmmunities by boosting the eco-museum model aiming at smart and sustainable TOURism management co-finanziato dal programma Interreg Italia – Albania – Montenegro che vede in partenariato il Comune di Tricase e l’Associazione Magna Grecia Mare, in Italia, la Municipalità di Himara e Albanian Development Fund ADF), in Albania e la Municipalità di Herceg Novi e Local Democracy Agency in Montenegro.