Il Casotto sul Porto è l’attuale sede del Porto Museo di Tricase, dell’Ecomuseo di Venere, del Centro Culturale Permanente sulle Antiche Tradizioni Marinaresche, della Scuola Municipale di Vela Latina e di Antica Marineria, della parte statica del Museo delle Imbarcazioni Tradizionali, del Cantiere del Gusto, della Bibliomediateca del Mare.
L’immobile della ex delegazione di spiaggia ovvero l’Ufficio locale marittimo, era la sede distaccata della Capitaneria di porto di Gallipoli, ed ha da sempre avuto la finalità di consentire al Delegato di Spiaggia ovvero il Comandante del Porto di esercitare il controllo delle operazioni portuali di competenza della Capitaneria ai sensi del Codice della Navigazione e del suo Regolamento di attuazione. Con la realizzazione del nuovo specchio acquo, avvenuto negli anni ’80 detti Uffici sono stati trasferiti nei nuovi locali appositamente realizzati.
Il vecchio casotto, iniziato a costruire a fine ‘800 in occasione dei lavori di ampliamento del porto per agevolare l’allora nascente attività di import-export di tabacchi e successivamente ampliato, è stato, per anni, la sede della Delegazione di Spiaggia della Capitaneria di Porto di Gallipoli che, nel piano terra, aveva i suoi uffici ed, al primo piano, l’appartamento del Comandante. Inoltre, sino alla realizzazione del nuovo bacino portuale (anni 80 dello scorso secolo), collegato da un canale d’accesso tra il vecchio ed il nuovo bacino, il piano a terra ospitava anche una rimessa di barche ed attrezzi da pesca, un’officina meccanica, e vasche per la colorazione e la concia delle reti (ora inesistente per consentire la escavazione del canale di collegamento). Abbandonato per tantissimi anni, è ora splendidamente restaurato e restituito al Porto.
Al suo interno, in un ambiente ricco di fascino antico, prendono vita tutte le attività che animano le strutture ecomuseali: visite, informazioni, lettura di un libro e scrittura di un testo, ascoltare un racconto, visionare un filmato, guardare vecchie foto e carte nautiche, assaggiare del cibo locale, imparare qualche nodo, osservare e toccare vecchi oggetti ed attrezzi, essere semplicemente immersi nell’EcoMuseo Porto di Tricase