Edificata nel 1685 da Jacopo Francesco Arborio Gattinara, marchese di San Martino, così come riportato sull'architrave dell'ingresso principale, è conosciuta anche come chiesa Nuova o chiesa dei Diavoli, per via della leggenda che narra che il diavolo la edificò in una notte a seguito di una scommessa proprio con il Marchese Gattinara.
Di stile architettonico barocco, è caratterizzata da un impianto planimetrico ottagonale e dalla presenza di un piccolo campanile a vela.
L’interno della chiesa è scandito da arcate a tutto sesto e da paraste, elemento architettonico strutturale verticale solo leggermente sporgente dalla parete, nel quale rimane inglobato.
Per tutto il XVIII secolo la chiesa venne officiata, ma il progressivo decadere dell'edificio spinse il vescovo Masselli ad interdirla al culto nel 1878. Nel 1966 fu acquistata dall'amministrazione comunale che, agli inizi del XXI secolo, ha provveduto al restauro.